Che Zhangjiajie fosse un posto unico me ne ero accorto fin da subito, il monte Tianmen mi ha stupito già dal primo giorno, non avrei mai immaginato che il meglio dovesse ancora venire.
Salgo su un autobus diretto al gate di entrata al parco nazionale di Zhangjiajie. Il ticket costa un sacco ma è valido per tre giorni quindi pianifico subito il modo migliore per visitarlo nei tre giorni.
Ci sono tre aree gigantestesche, verrebbe normale visitarne una al giorno ma quando inizi a vedere quelle finissime montagne sbucare come stuzzicadenti ti vien voglia di controllare se nel prossimo scorcio ci sia una vista migliore e senza accergertene hai finito 5 litri d’acqua, hai l’acido lattico che pulsa nelle gambe e ti ritrovi nell’ultima parte del parco con il sole che tramonta.
Ad un certo punto sento delle ragazze parlare, sono due francesi, si sono perse e hanno trovato due ragazzi del posto che le accompagnano giù. E’ il mio giorno fortunato mi aggrego con un sorrisone stampato in faccia ed arrivo a prendere l’ultimo bus per Zhangjiajie.