.Sono le 8 di mattina del 25 aprile, quando, un po’ innervosita dall’alzataccia in un giorno di festa, passano a recuperarmi per la nostra gita a Monteviasco
Arrivati, aspettiamo il resto della truppa e decidiamo per prima cosa di andare a visitare i Mulini di Piero. Piero non è una persona ma bensì una località caratterizzata da un pugno di costruzioni fatte di pietra e legno costruite sulle rive del fiume Giona risalenti al diciottesimo secolo e restaurate nel 1997. Ovviamente gli eterni bambini della compagnia non perdono tempo e si arrampicano, entrano e curiosano in tutte le dimore come se all’interno fossero piene di segreti.
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L’ora di pranzo si avvicina e decidiamo quindi di salire a Monteviasco, questa località non è raggiunta da alcuna strada, ma solo da un sentiero composto da 1442 scalini e da una funivia. Tutti affamati e assetati opriamo per la funivia, i nostri buoni propositi per la scalata spariscono in pochi minuti dopo una breve votazione ad alzata di mano.
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Raggiungiamo quindi l’osservatorio dove la vista e il sole ci coccolano e ci ridanno l’energia per il ritorno. questa volta scegliamo i gradini.
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