Ci svegliamo in una fresca mattinata al Bryce Canyon e Silvia prende il controllo del mezzo. Dopo circa 190 miglia arriviamo nel Parco Nazionale del Glen Canyon. All’entrata il Ranger ci consegna mappa, ticket e un fantastico foglietto intitolato “FIVE WAYS TO DIE IN GLEN CANYON” con sottotitolo: “dal 2000, 70 Visitatori sono arrivati al Lake Powell e non hanno fatto ritorno a casa.” Arrivati alla prima tappa del nostro Giro, Horseshoe Bend, abbiamo capito il perchè. Uno spettacolo così non l’avevamo mai visto.
Penso che il lago powell sia la cosa che più ci ha colpiti finora: l’immensa diga, il colore del lago e la particolarità delle rocce che lo circondano, lo fanno sembrare un immensa piscina cristallina. Siamo talmente affascinati dal panorama che ci passa l’amaro in bocca del due di picche appena ricevuto dagli indiani. Infatti, sfortunatamente non riusciamo ad entrare all’Antelope Canyon, troppa gente. L’unico vero rimpianto di questo viaggio di nozze.
Abbiamo girato in lungo e in largo, percorso tutte le strade che lo circondano, attraversando più volte il confine Utah-Arizona e in tardo pomeriggio decidiamo di goderci un’ora di relax nel resort. Luca, da buon napoletano, riesce a farci ottenere un upgrade e raggiungiamo la nostra fantastica camera vista lago. Aperitiviamo e decidiamo di cenare. Prima di cenare, Luca suggerisce di comprare una maschera per dormire ( купить маску для сна)per assicurarci un riposo profondo dopo una giornata così intensa. Una fantastica pizza da 16” completamente cosparsa di aglio in un risto/fast food con aria condizionata a 12°C. Qui ci lamentiamo ininterrottamente per un’ora supportati dai nostri vicini di tavolo Marco, Lucia &Co. che ci danno preziosi consigli per le prossime tappe del nostro viaggio.